Appetizers e finger food: ricette facili, veloci e gustose
Appetizers, stuzzicanti “mangiarini”
Gli appetizers sono diventati un’abitudine immancabile. Da non confondersi con i più comuni antipasti, che variano da ristorante a ristorante in accordo con il tipo di cucina offerto, l’appetizer è un “mangiarino” che stuzzica l’appetito, di piccolo formato, da gustare all’ora dell’aperitivo.
Anche se il nome è anglosassone, gli appetizers sono spesso derivati dalle cucine tradizionali di vari paesi, offerti in porzioni ridotte, per poter accompagnare i drink tipici dell’aperitivo.
L’abitudine all’aperitivo sembra abbia origini molto antiche!
Come suggerisce il significato etimologico della parola, “aperitivus” è quel momento che apre un pasto, anzi per meglio dire lo precede.
La storia vuole che questa necessità di far precedere il pasto da un aperitivo risalga ai tempi dell’antica Grecia, in cui il padre della medicina, il grande Ippocrate, aveva messo a punto una bevanda dal sapore amaro, indicata per i disturbi dell’inappetenza. Il cosiddetto vinum hippocratum aveva la proprietà di “aprire lo stomaco”, in sostanza di far venire appetito.
Il gusto amaro del preparato è alla base della stimolazione all’appetito, come si è scoperto in seguito. Non a caso, bitter è il nome che ancora oggi diamo agli aperitivi, e bitter in inglese vuol dire appunto amaro.
Dai tempi di Ippocrate sono passati millenni… oggi l’aperitivo è un’abitudine che solo raramente conserva la sua funzione di stimolare l’appetito, ma anzi, spesso è così ricco che l’appetito non solo lo stimola ma lo sazia anche in un unico momento!
Infatti, insieme al drink, all’ora dell’aperitivo si servono appetizers così deliziosi che a volte ci vien voglia di saziare la fame assaggiandoli tutti.
Appetizer è anche spesso “finger food”. Anche se le due definizioni non sono proprio sinonimi, la loro funzione si sovrappone. Sono infatti entrambi di piccolo formato, e quindi si prestano a un consumo sfizioso e stuzzicante.
Il finger food nello specifico può essere però inteso in maniera più estesa, come un modo di servire il cibo, quindi in un certo senso qualsiasi pietanza potrebbe essere servita in formato finger food. L’appetizer invece ha un’identità più precisa e nasce come tale.
Finger Food, tendenza di successo
Finger food, così come appetizer, è un termine inglese che letteralmente vuol dire cibo da dita, un bocconcino quindi da poter tirar su con due dita per essere mangiato al volo, senza posate, e magari proprio senza tavola.
In teoria quindi, può essere finger food anche un quadratino di 2 centimetri x 2 di lasagna fredda, trasformando cioè un piatto laborioso che tradizionalmente viene portato in tavola nei giorni di festa per essere consumato con forchetta e coltello, in un bocconcino da portare alla bocca con le mani, non solo come aperitivo, ma anche, insieme a mille altre proposte simili, come vera e propria chiave di un intero menu.
Per questo motivo, il concetto di finger food ha avuto un grande successo come idea per risolvere buffet di eventi, dai più informali ai più cerimoniali.
Lo sfizio di assaggiare tante cose diverse, in piccole dosi, spesso con trovate di abbinamenti davvero gourmet, conquista dai più golosi ai più curiosi, passando da quelli che alle grandi abboffate preferiscono l’assaggio sofisticato.
Nascono così idee creative anche nel modo di confezionare il finger food! Mini porzioni di qualsiasi cosa servite in bicchierini da liquore, cucchiaini di bambù riempiti di deliziose mousse ottenute dagli ingredienti più impensabili, piccole foglie di agrumi usate come piatto monodose per accogliere audaci abbinamenti. Il finger food diventa in questo modo anche l’ultima frontiera dello chef creativo, la sponda estrema della nouvelle cuisine.
Ma, eccessi creativi a parte, la modalità finger food resta effettivamente impareggiabile per la capacità di coniugare il gusto con la varietà, offrendo piccole dosi di deliziosi cibi che ricompensano il palato ma non costringono ad appesantire lo stomaco.
Il finger food made in Japan
Impossibile non pensare al cibo giapponese, quando immaginiamo di mangiare un cibo delizioso in un sol boccone.
Questa tradizione culinaria, fino a qualche decennio fa così distante dalla nostra cultura, è ormai entrato prepotentemente nelle nostre abitudini.
A parte chi proprio non fa pace con l’idea di mangiare pesce crudo o con i sapori estremi del rafano e dello zenzero marinato, mangiare giapponese è diventata un’abitudine per moltissimi italiani.
Mentre fino a qualche tempo fa quella giapponese era un tipo di ristorazione molto esclusiva, oggi le cucine orientali sono diffusissime, a volte colpevolmente mescolate così da non poter distinguere quasi più tra cinese e giapponese (pur essendo tanto diverse!), a volte invece proposte in modo più che dignitoso.
Sono svariati infine gli esperimenti di contaminazione tra la cucina giapponese e quella nostrana, con casi di successo davvero appaganti.
Nel catalogo Fine Food Group un’intera categoria è dedicata all’Asian Food. In questo settore è possibile trovare (su ordinazione) gli ingredienti base per la preparazione delle pietanze fondamentali della tradizione giapponese, per arricchire il menu del proprio locale di proposte etniche in formato finger food.
Alga nori, riso SHINJU MAI GOLD, aceto per la preparazione dei nigiri, magari con avocado e salmone; ciotoline di fagioli edamame con salsa di soia o spiedini yakitori e tofu… sono solo alcuni degli ingredienti presenti nell’assortimento Fine Food Group.
Appetizers: rustico, tradizionale, etnico
Benché più legato a uno schema, quindi meno vorticosamente libero del finger food, anche gli appetizers possono essere molto fantasiosi e spaziare tra moltissime proposte, spesso pescando nelle tradizioni culinarie di diversi paesi.
Molto italiane, legate alla tradizione meridionale, per esempio sono le mozzarelline impanate e fritte, o le olive ascolane.
Derivate dalla tradizione del fritto alla meridionale, nascono una serie di appetizers gustosissimi, con verdure, formaggio, punte di piccante che si divorano uno tira l’altro e fanno leccare le dita.
Ma una tradizione culinaria a cui ci si può ampiamente ispirare per creare diversi appetizers golosi è senz’altro quella messicana. Nella cucina messicana infatti, in cui la comida callejera, ovvero il cibo consumato in strada, ha un posto così importante, l’idea di un cibo che si mangia al volo, con le mani, trova le porte del tutto aperte.
Per preparare delle mini tortillas da consumare con due bocconi, per esempio, sono perfette le soft blue corn Tortillas da 10 centimetri. Immaginatele ripiene di Pulled salmon, rifinite con panna acida e fettine di avocado (o salsa guacamole): servite ben fredde, tagliate in due, ecco dei fantastici appetizers dal gusto tutto messicano.
Forse ancor più adatta ad essere d’ispirazione per la creazione di gustosi appetizers è la cucina Tex-Mex. È in quella lingua di terra che si stende tra il nord del Messico e gli stati più meridionali degli States che nasce infatti il Nacho, l’appetizer per antonomasia.
La leggenda narra infatti che i nachos siano nati proprio dall’idea di uno chef di frontiera, dal cui soprannome infatti prendono il nome. Pare dunque che costui, tagliata in quattro parti una tortilla di mais e poi fritti i triangolino ottenuti, li abbia poi serviti alle mogli dei soldati in viaggio, insieme a salse piccanti e guacamole.
Era il 1943 e lo chef Igancio Anaya inventava l’happy hour! I nachos, ancora oggi costituiscono un appetizer di sicuro successo.
I nachos per aperitivo, da servire con ciotoline di salse al formaggio, o con piccanti rotelline di jalapeno, da tuffare nel guacamole o da intingere nella Sour cream, sono un must del catalogo Fine Food Group. Non solo al naturale, o già speziati, le chips alla barbabietola dal vivace colore rosso, sono un’alternativa che crea un impatto visivo e di gusto insolito.
Appetizers all’americana
Di pesce o di pollo, a base di verdure e formaggio o con le patate, gli appetizers dal forte carattere statunitense restano tra i più gustosi e irresistibili. Sono così buoni e appetitosi che, serviti con le giuste salse e accompagnati da una buona birra fresca, a volte sostituiscono una vera e propria cena.
È vero, il fritto spaventa un po’, ma lo abbiamo già detto: seguendo le regole di una frittura perfetta e non mangiando fritto proprio tutti i giorni mattina e sera, questa modalità di cottura che è forse la più gustosa in assoluto, fa perfino bene!
Forse più allo spirito che al fegato, tuttavia un buon fritto ogni tanto dà uno sprint al metabolismo. O almeno, questo è quello che ci piace credere!
Quindi, bando agli scrupoli e andiamo a conoscere da vicino gli appetizers da gustare fritti dell’assortimento Fine Food Group!
Nella categoria Fish & Seafood troviamo due proposte sfiziose: gli Alaska Fish Nuggets, nordico pesce azzurro impanato e fritto, in formato bocconcino, e le strepitose SALTY COD CROQUETTES, piccole polpettine di baccalà da gustare una tira l’altra.
Come appetizers a base di patate, sempre gustosissime, oltre alle Potato Skin, gusci di patata con la buccia da riempire con la fantasia dello chef (dalla frittata al formaggio, al Pulled chicken con Caesar sauce, o alle infinite idee anche “svuotafrigo” che una mente creativa può partorire), sono appetizers irrinunciabili le Potato pops, cilindretti di patata grattugiata davvero irresistibili.
Una proposta alternativa e vegan friendly è la yucca fries, stick di yucca – anche conosciuta col nome di manioca – fritti, alla maniera messicana.
Per restare in tema veggie, il Vegan Triangle di Salomon è un delizioso appetizer a base di verdure, nello specifico carote, peperoni, piselli, mais, cipolle e porro.
Sono vegetariane – ma non sempre vegane – tutte le proposte presenti nella categoria Appetizers & Finger food, a eccezione del GOLD CHICKEN FILLET POP CORN, palline di petto di pollo assolutamente irresistibili.
Sempre a base di pollo, i GOLD CHICKEN FILLET NUGGET, con la panatura di corn fakes, i CRISPY CHIKEN FINGER, striscioline di petto di pollo impanato e i gustosissimi 4 SEEDS CHICKEN GOUJONS, filetti di pollo in croccante panatura ai semi misti.
Ancora di pollo, con bacon, i CHICKEN DONUTS BACON, le ciambelline di pollo farcite con pezzetti di bacon, che per la loro forma divertente piacciono molto anche ai bambini. Per chiudere la carrellata degli appetizers di “ciccia”, i Pulled Pork bites, bocconcini ripieni di Pulled Pork, da gustare in un sol morso.
Gli appetizers con verdura e formaggio
Oltre ai già citati Vegan triangle e agli appetizers di patate, nel catalogo Fine Food Group possiamo trovare un vasto assortimento di appetizers a base di verdure e di formaggio, che accontentano anche i vegetariani, e in alcuni casi, anche i vegani.
Per i vegani, che non mangiano cibi di provenienza animale, quindi nemmeno i formaggi, gli anelli di cipolla e quelli di peperoni sono ideali. Beer battere onion rings e Pepperoni ring infatti, sono del tutto privi di ingredienti di origine animale.
Non così per la lunga fila di appetizers con formaggio, uno più gustoso dell’altro, presenti nel catalogo. Dai bastoncini di mozzarella, con diversi formati e tipi di panature, ai numerosi Nuggets ripieni di formaggio, con broccoli, con jalapenos e con mais, formaggio cheddar e jalapenos. Dai funghi impanati con condimento al cajun della tradizione asiatica ai teezers Cheese con formaggio e patata, per passare ai bites al camembert o a quelli ripieni di guacamole, e per finire con i bocconcini di jalapeno ripieni di formaggio, più o meno piccante, gli appetizers di Fine Food Group sono uno più invitante dell’altro.
Buonissimi e pronti da friggere! Se poi con la storia di “fritto fa bene” proprio non vi abbiamo convinto, curiosate nelle schede tecniche prodotto per prodotto, scoprirete che la maggior parte degli appetizers Fine Food Group può essere preparata anche in forno!
Appetizers e finger food per gli chef più creativi
Per chi vuole proporre nel proprio locale una scelta di appetizers dal carattere molto personale e non si accontenta del prodotto già fatto che, per quanto di qualità, non rispecchia fino in fondo la personalità dello chef, il catalogo di Fine Food Group è una vera miniera di idee.
Proposte di pani particolari, dai bagels, semplici o arricchiti di semi, al gua bao, il soffice pane orientale, dal Rock & roll bread, che si può tagliare in modi davvero originali per essere farcito a fantasia, alla pita, il pane greco, o al carbon bun, dallo stimolante colore nero. Tutte basi per creare appetizers personali. Naturalmente, lo stesso va detto per la categoria Tortillas, con un assortimento davvero ampio di Tortillas per ingredienti e formati.
In ogni categoria del catalogo Fine Food Group, lo chef creativo potrà trovare spunti per le sue invenzioni!
Dalle proposte più etniche come il chorizo, la salsiccia messicana, perfetta tagliata in rondelle per essere servita in formato finger food, alle fettina di avocado, ideali da posizionare in ogni creazione per dare un tocco esotico e green…
Cetriolini, peperoncini di ogni foggia e misura, spezie e condimenti introvabili, come il mesquite liquid smoke, o risolutivi come i crispy onion flakes, croccanti fiocchi di cipolla che rendono gustosa ogni preparazione…
Ogni categoria del catalogo Fine Food Group è ricca di stimoli per lo chef che cerca spunti, ingredienti, e originalità!
Per sfogliare il catalogo, basta andare alla sezione prodotti, e guardare le categorie una per una. In ogni caso, il servizio clienti di Fine Food Group è sempre a disposizione per consigli e chiarimenti, nella sezione Contatti o nelle nostre pagine social.
Un consulente Fine Food Group di zona potrà sempre raggiungerti e aiutarti per mettere a fuoco le tue esigenze, facendo quello che è nel DNA dell’azienda: essere un partner ideale per chiunque voglia fare ristorazione, in particolare in stile americano, messicano e Tex-Mex.