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Il Fritturista: l’olio per una frittura perfetta
Un fritto può definirsi perfetto quando è croccante, leggero e di facile digestione. Nel proporre delle semplici mozzarelline in carrozza, una porzione di patatine o di verdure pastellate, ogni esperto della ristorazione oggi può contare su un prodotto tecnico altamente performante “Il Fritturista” in grado di assicurare un’ottima resa anche dopo diversi cicli di frittura, senza penalizzare la qualità e l’aspetto dei cibi.
Infatti, se è vero che la frittura rende tutto più buono, non basta immergere gli alimenti in un qualsiasi grasso bollente. Oltre a una deliziosa crosticina dorata e croccante, ogni pietanza deve mantenere in cottura il sapore sigillato dalla pastella o dalla panatura. Dalla scelta dell’olio, ai punti di fumo, passando per le moderne tecniche di frittura, cercheremo di fare chiarezza sull’argomento.
Il Fritturista: il nuovo olio per una frittura perfetta e professionale
Può un olio garantire una frittura croccante, leggera e di qualità? Assolutamente sì. Da professionista della ristorazione sai bene che la gestione dei cicli di frittura all’interno della cucina è molto importante, così come servire ai tuoi clienti piatti sfiziosi e dal gusto unico. Dai nuggets di pollo o di pesce, alle patatine, dalle crocchette con doppia panatura alle verdure pastellate, un fritto impeccabile dà alla tua attività una solida connotazione qualitativa attraendo sempre più persone interessate alla proposta gastronomica.
La scelta del grasso da impiegare ai fornelli è cruciale. La dieta mediterranea privilegia l’olio d’oliva e quello di semi, tuttavia, tieni presente che nel rispetto dei sapori originali di alcune ricette etniche, dovrai optare per soluzioni particolari di uso non comune come l’olio di cocco oppure il grasso di maiale.
Se vuoi il massimo da e per il tuo locale affidati a Il Fritturista, una vera rivoluzione nel mondo della frittura e dell’ho.re.ca. Il prodotto ad alto contenuto di acido oleico, ottenuto dalla lavorazione di semi di girasole con l’aggiunta di estratti naturali di tocoferoli e acido citrico, assicura grandi performance in termini di resa, di cicli di frittura e di qualità del prodotto finito.
Il Fritturista permette di cuocere qualsiasi alimento alle alte temperature senza alterarne il sapore, mantenendo la pastella croccante e mai unta. In più, potrai dimezzare significativamente gli odori in cucina (almeno il 50%), riducendo la formazione di sostanze legate alla degradazione del grasso, caratteristica che ti permetterà di utilizzarlo il 25% di volte in più rispetto a un comune olio di semi di girasole alto oleico, ideale per frittura.
Le principali caratteristiche dell’olio alto oleico “Il Fritturista”
Il Fritturista valorizza qualsiasi piatto fritto presente nel tuo menu. Frutto di un lungo lavoro degli esperti dello storico Oleificio Zucchi, questo particolare olio risponde alle esigenze selettive del mondo Ho.re.ca che richiede un prodotto sempre più qualificato. Rispetto ai comuni grassi impiegati nelle cucine, il Fritturista raggiunge il punto di fumo a 230° C, battendo su ogni fronte l’olio di semi di arachidi (180° C). Ricordiamo che con l’espressione punto di fumo si intende la temperatura oltre la quale l’olio brucia liberando acroleina, una sostanza liquida tossica, incolore, con un odore acre molto forte.
A differenza di altri suoi simili, questo olio mantiene a lungo la consistenza fluida e ha una maggiore resistenza all’ossidazione, grazie alla presenza di un adeguato equilibrio tra i grassi monoinsaturi (più stabili) e quelli polinsaturi. Ciò significa che anche se esposto alla luce, all’aria e al calore elevato, difficilmente irrancidisce emanando un profumo sgradevole oppure offrendo un sapore alterato.
Le caratteristiche che ti abbiamo appena enunciato sono state accreditate da apposite indagini analitiche eseguite in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Ma non solo: le capacità di questo innovativo olio sono state messe alla prova dagli chef del CAST, ossia il Centro Arte, Scienza e Tecnologia degli Alimenti di Brescia. Il Fritturista è stato utilizzato in diverse preparazioni gastronomiche riferite a molteplici format ristorativi. Attraverso questa esperienza è stato anche possibile fornire ai professionisti tanti spunti per utilizzi inediti nonché preziose indicazioni sulle tecniche di frittura.
Il Fritturista, inoltre, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento dall’AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana) che ha conferito al prodotto il titolo di “Approvato Pizza Fritta”, a testimonianza della qualità del prodotto dell’Oleificio Zucchi.
Composti polari sotto controllo
Ne Il Fritturista, i composti polari sono sotto controllo e contribuiscono in modo fondamentale a farne un olio dalle performance eccezionali.
Ma cosa sono i composti polari? E perché è importante poter contare su un indice degli stessi sempre sotto controllo?
I composti polari sono elementi derivanti dal trattamento ad alte temperature, tra cui acrilamide, glicilamide, idrossimetilfurfurale. Queste sostanze possono ostacolare il regolare assorbimento di nutrienti in frittura, ma anche giungere a infiammare e a intossicare. Per calcolare l’indice di degradazione dell’olio da frittura, quindi, è stato stabilito un metodo di controllo dei composti polari totali, con relativo limite di legge, stabilito nel 25%. Una volta raggiunto tale limite l’olio va rigorosamente cambiato.
Utilizzando Il Fritturista, la produzione di composti polari diminuisce circa del 30% rispetto agli altri olii da frittura in commercio.
Un tale indice positivo ha un riverbero importante sul food cost, perché consente una maggior durata degli stock di magazzino grazie al minor consumo, un minor costo di smaltimento degli olii esausti e anche del costo del personale che non deve occuparsi così frequentemente del cambio dell’olio, durante le ore di lavoro.
Confezione in pieno stile POP contemporaneo
Il Fritturista nasce con lo scopo di celebrare ed elevare una delle cotture più amate della tradizione culinaria di tutto il mondo. Si rivolge, principalmente a una nuova generazione di fritturisti della ristorazione contemporanea, rispondendo alle esigenze sia del settore dell’Out of Home che del consumatore sempre più attento alla qualità dei prodotti scelti.
L’olio Zucchi per fritture innalza il livello delle materie prime scelte dai professionisti della ristorazione e ne esalta il sapore, rendendo un antipasto, un secondo o un aperitivo assolutamente speciale. Trovi il Fritturista all’interno del catalogo Fine Food Group nella tanica da 10 litri. Il packaging strizza l’occhio alla cultura POP dei nostri tempi, con la sua grafica distintiva e i colori audaci. La grande attenzione per i clienti e per il proprio prodotto è dimostrata anche nella scelta del contenitore in latta con banda stagnata, utile per proteggere l’olio dalla luce e dal calore, preservandone le proprietà per un lungo periodo. Sulla confezione, inoltre, sono riportate le specifiche dell’olio, risultato della tanta e approfondita ricerca su questo prezioso ingrediente.
Consigli utili per una frittura impeccabile
Per quanto si possa essere dei veri maestri del fritto, grazie alle tecniche di cottura in costante aggiornamento, non si finisce mai di imparare! Motivo per cui qualche consiglio in più può sempre tornare utile.
La prima regola per una frittura sana, croccante e leggera riguarda quindi la scelta dell’olio. Senza dubbio, l’extravergine d’oliva merita il podio, in quanto possiede un punto di fumo molto elevato, tuttavia il sapore potrebbe risultare fin troppo intenso, mitigato invece nell’olio di arachidi. Il Fritturista promette di essere un valido sostituto di quest’ultimo.
La frittura ottimale richiede una quantità adeguata di olio per garantire la cottura uniforme delle pietanze. Preparati nella friggitrice professionale oppure in padella, i cibi devono essere interamente ricoperti di grasso (la quantità ideale è 10 volte superiore a quella dei pezzi immersi). Il Fritturista permette di risparmiare sui costi migliorando la gestione dei cicli di frittura. Ciò significa che puoi utilizzare lo stesso olio il 25% in più rispetto ad altri, senza che rilasci sostanze tossiche.
Friggere in modo impeccabile significa anche non abbassare la temperatura del grasso inserendo troppi alimenti contemporaneamente in friggitrice oppure in padella, perché potrebbe comportare l’assorbimento di maggiori quantità di olio e il prolungamento dei tempi di cottura.
Attenzione a non immergere nell’olio bollente pietanze ancora bagnate. Oltre a provocare schizzi ovunque, assai pericolosi per la salute di chi è addetto all’operazione, questa disattenzione va a pregiudicare la panatura, rischiando che la croccante crosticina che avvolge la pietanza si stacchi. Inoltre, è importante evitare di salare e speziare i fritti prima e durante la cottura. Alcuni ingredienti potrebbero, infatti, rilasciare acqua in eccesso in fase di cottura e compromettere la buona riuscita finale.
Cosa puoi friggere e con quali metodi
Lavorando nella ristorazione sai bene che la frittura rende speciale qualsiasi pasto, ma in realtà, esistono alimenti che ben si prestano a questa tipologia di cottura e altri un po’ meno. Il pesce, come i calamari in crosta di mais, oppure le verdure, quali i tradizionali fiori di zucca pastellati, hanno un’ottima resa in frittura. La carne di bovino, di maiale o il pollame acquistano nuovi sapori. Ne sono un esempio gli straccetti di pollo allo zenzero oppure i nuggets di pollo ricoperti di una croccante e dorata panatura. In olio bollente, puoi anche preparare una frittatina di pasta con gli avanzi di frigo, realizzare una gustosa pizza fritta, i panzerotti oppure lo gnocco fritto.
Se vuoi deliziare i tuoi clienti con qualcosa di goloso, proponi i buonissimi ravioli dolci fritti, i triangoli ricoperti di mele, i bomboloncini e i fogli fritti di ricotta. Qualunque sia la proposta in menu, per una cottura ottimale prova la qualità dell’olio Fritturista di Zucchi. Tuttavia, se tratti anche prodotti della cucina etnica ricorda di rispettare i sapori tradizionali, evitando di friggere con un prodotto tecnico, ma di utilizzare quando la ricetta lo richiede il burro, l’olio di palma, la margarina oppure lo strutto.