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Patatine americane: tipologie, prodotti e dove comprarle

Patatine americane per leccarsi le dita

Quando pensiamo alle patatine americane l’immagine che si forma nella nostra mente è quella della patatina tonda e sottile, fritta e salata, disponibile in pacchetti colorati e accattivanti. 

Il cibo preferito dei bambini ma anche di molti adulti, diciamocelo pure!

Ma il mondo delle patatine americane è ben più ricco e popolato di specialità

Cominciamo col dire che si chiama “americana” a buon diritto, essendo questo fortunato tubero originario della terra d’oltreoceano

Pare infatti che siano stati gli spagnoli – che nel ‘500 occupavano buona parte del continente sudamericano, nonché un pezzo di terra a nord dell’istmo di Panama, tra cui il Texas – a portare in Europa la patata, per farne dono al papa Pio V, che aveva il pallino della botanica.

Coltivata abbondantemente nelle sue serre, la patata tuttavia non era ritenuta commestibile dal momento che, assaggiata cruda come si trattasse di un tartufo, era ovviamente risultata disgustosa. 

Dunque, mentre in terra americana la patata godeva già da secoli di un’ottima fama in cucina, in Europa si deve attendere la metà del 700 perché questo tubero faccia il suo ingresso nella gastronomia del vecchio continente. Dove conoscerà un nuovo e rivoluzionario modo di essere cucinata: la patatina fritta a stick.

La patatina americana francese: la French Fries

Con French Fries generalmente si indicano le patatine fritte a stick, come quelle che oggi troviamo in tutti i fast food.

Sulla maternità della loro invenzione è da sempre in corso una contesa che vede fronteggiarsi francesi e belgi.

Secondo questi ultimi, risale alla fine del ‘700 un manoscritto in cui è possibile rintracciare la testimonianza di come i belgi, usando friggere il pesce che pescavano nel fiume Mosa, pensarono di provare a friggere le patate – tagliate a forma di piccoli pesci – nei mesi invernali in cui il fiume ghiacciava. Immaginiamo che deliziosa sorpresa devono aver avuto assaggiandole! Tagliate a pezzi lunghi, fritte, ripassate nel grasso bovino e poi fritte di nuovo, le patate restavano morbide dentro e croccanti fuori

A sentire i francesi invece, la patatina fritta è una conseguenza dell’impegno e della dedizione che lo scienziato Antoine Parmentier tributò alla diffusione della patata in terra francese, nel tardo ‘700.

Il fatto che la specialità sia stata poi conosciuta col nome di French Fries nel paese che al tubero ha dato i natali, sembrerebbe confermare questa ipotesi, ma più probabilmente tale nome deriva dal fatto che durante la seconda guerra mondiale i soldati americani fecero la conoscenza della patatina fritta a stick proprio in Francia.

La patatina fritta fa il giro del mondo poi torna a casa

Come sia andata, poco importa. Di fatto, è in America che il concetto di patatina fritta conosce una vera evoluzione.

Con la patatina fritta tonda a sfoglia, il mercato delle patatine fritte prende un’impennata straordinaria!

Anche in questo caso, c’è una storia da raccontare, è quella del cuoco di colore George Crumb, che le preparò sottili, quasi bruciacchiate e cosparse di sale…per dispetto!

A quanto si racconta infatti, a un cliente che si lamentava rimandando indietro più volte il piatto di French Fries ordinato, lo chef molto contrariato propose questo piatto che lui credeva sarebbe risultato davvero immangiabile.

Naturalmente le cose andarono molto diversamente e il ristorante dove Crumb lavorava a Saratoga Springs, piccola località dello stato di New York, finì con lo specializzarsi proprio in questa pietanza. Come andò a finire poi, lo sappiamo tutti: un successo internazionale che prese il nome di potato chips.

Ancora oggi la chips di patata è una delle cose più sfiziose che si possano gustare. In formato extra large, come le Maxi chips di McCain o, come le preferisce l’ultima tendenza, preparate con la buccia, come le Crispy Chips Skin On, croccanti e saporite ma anche un po’ rustiche, come appena affettate da Crumb in persona.

Come friggere le patatine americane?

Fritto è sinonimo di buono. Ma anche, ahinoi, la frittura è anche una modalità di cottura associata a una cucina pesante e poco salutare. Eppure, tutto ciò può essere smentito se per friggere si seguono certe regole.

Infatti, per la rapidità di cottura, che consente agli alimenti di non perdere i propri valori nutrizionali, un cibo fritto può essere ottimo anche dal punto di vista dei più igienisti.

Oltre a scegliere prodotti di prima qualità, è importante quindi sapere come procedere per effettuare una cottura a puntino, che sfrutti solo le qualità del processo, a tutto vantaggio di gusto e salute.

Per questo motivo l’Associazione dei produttori Europei di Patate ha creato un sito e un manifesto apposta per divulgare le regole d’oro della frittura della patatina, reperibile a questo indirizzo: goodfries.eu

Quindi, per offrire un piatto di patatine fritte come si deve, due sono le regole base: 

  • rifornirsi di prodotti eccellenti, come quelli in assortimento nel catalogo Fine Food Group che seleziona le patatine dei produttori più qualificati come McCain e Lambweston;
  • seguire le regole d’oro di una buona frittura.

Le patatine americane tradizionali

La patatina tagliata a bastoncino è un grande classico, capace di soddisfare il gusto dei grandi non meno di quello dei bambini.

Nel catalogo Fine Food Group è possibile trovarne diversi tipi, che variano per lunghezza – dalla più lunga 11 x 11 alla 6 x 6 – a quelle skin on, con la buccia sul lato corto oppure su tutta la lunghezza come le Stealth Skin On

Prodotti garantiti dalla dedizione delle case produttrici alla ricerca di un prodotto che valorizzi l’aspetto della sicurezza senza nulla levare alla genuinità.

Frutto di questa ricerca, ad esempio, ecco la patatina H2H, una stick innovativa prodotta da Lambweston in due formati: 6×6 e 9×9. Questo bastoncino nasce in particolare per favorire i ristoranti che hanno privilegiato il servizio di home delivery. La H2H Fries (Hot2Home) infatti ha una copertura più spessa che consente alla patatina di rimanere calda più a lungo, fino a 20 minutiLe patatine americane H2H, quindi, arrivano a destinazione nell’home delivery e nel take away, ancora croccanti fuori e morbide dentro, pronte per essere consumate. Sono inoltre adatte ad essere cotte non solo nella friggitrice tradizionale ma anche in quella ad aria o in forno, per quelle proposte food particolarmente attente a evitare grassi.

Un posto a parte merita la patata dolce, preparata a stick. Dal caldo colore terroso, la Sweet potato fries ha un gusto particolare che si abbina con successo a una cucina etnica o particolarmente ricercata. 

Le patatine americane innovative

La tendenza più di successo degli ultimi tempi è quella di restituire alla patatina la sua buccia.

La buccia della patata infatti è una parte estremamente gustosa e ricca di sostanze nutritive. Lasciando la “skin on”, la patata può inoltre conservare una forma che altrimenti perderebbe in cottura.

Nascono così le patatine americane più creative come le Potato dippers dalla forma accogliente ideale per il dipping, che consente di abbinarle a ricche salse come la sour cream o la salsa guacamole. Un appetizer leggero, perfetto per aperitivi o buffet, con un taglio che richiama alla mente un prodotto casereccio, restando non troppo pesante e con una consistenza equilibrata.

Una proposta innovativa è anche la Potato Skin, gusci di patata con la buccia perfetti per ricette golose, da riempire con dip o con altri ripieni, seguendo la libera ispirazione degli chef.

Una patatina dall’aspetto rustico, con la sua buccia e un taglio irregolare, è la Rustic Fries Connoisseurs Skin On, che grazie a uno stato di pastella in superficie, restano croccanti a lungo.

Per un taglio ancora più casalingo, le patatine “Wedges”, tagliate cioè a spicchi grossolani, sono l’ideale.

Le Savoury Wedges Spicy Skin On  offrono questa caratteristica, oltre alla presenza della buccia e un’insaporitura a base di spezie leggermente piccanti che ne fanno un prodotto ben specifico, perfetto per accompagnare carni come le Pork Ribs o hamburger al piatto.

Le patatine americane più creative

Una delle caratteristiche più simpatiche della patata è la sua versatilità, in generale. Anche nella realizzazione della patatina americana, questa qualità è stata premiata con la creazione di patatine un po’ speciali, per forma o preparazione. 

Partiamo dalle Crisper, una sorta di mini tacos di patata, che proprio come i tacos possono essere riempite di vari ingredienti in stile Tex-Mex come fagioli refritos, chili con carne o pulled chicken innaffiati di salse, per creare dei finger food “folk”, o semplicemente tuffate nelle dip più golose.

Approdiamo poi alle FRY’N’DIP SKIN ON lunghe fettine di patata, ancora una volta con la propria buccia, dalla forma a “U”, pensate per le dip come il Gran supremo guacamole o la Cheddar cheese.

Particolarmente gustose, le AMAIZEING FRIES sono strisce di patatine ricoperte da un sottile strato di farina di mais speziato. Questa patatina funziona anche come appetizer ed è buono anche a temperatura ambiente, benché grazie allo strato che le ricopre, possano rimanere calde a lungo.

La nostra rapida rassegna che ha sorvolato la categoria American Potatoes del nostro catalogo, atterra sulle Onion Black Pepper Strips. Anche queste patatine sono in forma di striscia ma, come suggerisce il nome, sono arricchite dall’aroma della cipolla e insaporite dal pepe nero. Una vera leccornia perfetta per ogni aperitivo e che, chiudendo il cerchio, ci riporta a quella faccenda di leccarsi le dita!

American Potatoes, una categoria dedicata alle patatine americane

Il catalogo di Fine Food Group ha dedicato una categoria tutta intera alle patatine americane! In questa sezione del catalogo è possibile trovare, e naturalmente acquistare, tutte le specialità descritte e altro ancora.

Il catalogo si aggiorna con regolarità arricchendosi di nuovi prodotti, motivo per cui è bene ripercorrere spesso le sue pagine.

La ricerca delle novità è infatti una “mission” per Fine Food Group, al pari della garanzia di qualità – che deve essere elevatissima – e di determinati fattori di rendimento e facilità di gestione dei prodotti che entrano in assortimento.

I partner di Fine Food Group sono all’avanguardia in ognuno di questi aspetti, lavorando in sinergia per proporre sempre, davvero, il meglio.