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Taco Holders, il porta tacos in acciaio alimentare

Chi prepara i piatti tex-mex e propone la cucina etnica messicana ai propri clienti, non può non avere i tacos nel suo menù. Allo stesso modo non può non avere nella propria cucina i “porta tacos. Si tratta di accessori indispensabili per presentare ai clienti i gustosi alimenti in maniera ordinata e soprattutto evitando il fastidioso problema del ripieno che fuoriesce. Inoltre i porta tacos permettono di allestire buffet o spazi espositivi giocando con la disposizione. Infine, cosa fondamentale per chi lavora nella ristorazione, stiamo parlando di accessori molto facili da pulire ed estremamente igienici se realizzati in acciaio inox. Proprio come i Taco Holders del catalogo Fine Food Group.

Perché usare i porta tacos?

La comodità dei porta tacos sta sia nella struttura sia nel materiale. Il design elegante fa in modo che all’interno i tacos o le tortillas ripiegate restino dritti, evitando il rischio di brutti pasticci per il contenuto che, sempre assai abbondante nel caso di un taco davero buono, tende a fuoriuscire se posizioniamo il nostro taco sdraiato nel piatto.

Utilizzare un porta tacos come il Taco Holders, quindi, ci permette di  portare in tavola questi piatti gustosi e sfiziosi facendo anche una bella figura. Senza dimenticare poi che l’acciaio inox evita la formazione della ruggine, che immancabilmente si trasmette alla pietanza alterandone il gusto. Inoltre il materiale inossidabile permette di lavare comodamente il prodotto in lavastoviglie, in modo che sia sempre splendente ed igienico. I porta tacos quindi sono perfetti in tutte le fasi della preparazione della pietanza, dalla cottura al riscaldamento fino all’impiattamento.

Abbinando i diversi modelli di Taco holders si possono anche creare simpatiche combinazioni, giocando con il colore del ripieno.

Caratteristiche fondamentali dei porta tacos

Come devono essere i porta tacos, o meglio quali caratteristiche fondamentali dovrebbero avere per fare una buona scelta? In effetti si tratta di pochi parametri che però dovrebbero essere sempre rispettati:

  • il materiale deve essere in acciaio inossidabile (inox), in quanto evita la ruggine, resiste nel tempo e non si rovina nel lavaggio;
  • devono poter essere messi in lavastoviglie;
  • non devono assolutamente avere parti taglienti o con il bordo affilato, soprattutto se si presentano ai tavoli;
  • non devono avere rivestimenti antiaderenti o comunque non in materiali in PFOA;

Tutte queste caratteristiche sono presenti nei Taco Holders di Fine Food Group.

Un po’ di storia sui tacos…

I tacos sono annoverati rigorosamente nella cucina “tex-mex”, facente parte della più ampia tradizione della gastronomia messicana. Il ripieno classico prevede la carne, almeno nella ricetta tradizionale, ma si possono realizzare squisiti tacos anche con il pesce o soltanto con le verdure. Come condimento però sono d’obbligo il formaggio fuso (el fundido), la cipolla, l’insalata e l’immancabile salsa. Per chi ama il piccante la salsa di chili verde sarà la vera ciliegina sulla torta, o meglio sul taco!

Si può trovare anche la panna acida a fare da legante cremoso, così come la guacamole.

Ecco presentati in poche righe i “panini” tex-mex, che sono entrati a far parte integrante della cucina messicana tanto da aver dato vita ad un modo dire. Quando un messicano vuole mangiare, usa dire “facciamoci un taco”. Non intende esattamente che vuole un taco, ma sta sottolineando il fatto che i tacos sono sinonimo di cibo in generale, insomma: di ‘comer‘.

4 Ottobre: il Taco Day

Sai che giorno è in Messico il 4 Ottobre? È niente meno che il “Taco Day“. In questo giorno il taco diventa il cibo più consumato, anche se pure durante il resto dei giorni va via come il pane, o meglio come il taco. Non a caso, come accennavamo in precedenza, c’è un’espressione tipica in Messico che è: “echarse un taco, cioè farsi un taco. Ce n’è anche un’altra, davvero pittoresca. Se un messicano ci dice che abbiamo usato troppa panna acida per il nostro taco, non ci sta dando un consiglio culinario, ma ci sta invece consigliando di non montarci la testa. L’espressione in messicano si traduce con “Le echas mucha crema a tus tacos. Un consiglio? Organizza una serata taco nel tuo locale proprio il 4 ottobre.

Adesso va specificata una cosa importante, che spesso crea confusione.

Tacos o tortillas? Non sono proprio la stessa cosa ma…

La cucina messicana e la sua costola Tex-Mex riesce ad essere incredibilmente creativa pur utilizzando in gran parte gli stessi ingredienti. È il caso della tortilla, che può essere sì di mais o di grano, ma che fondamentalmente è sempre quel disco di farina usato per tacos e burritos.  Se un cliente chiede un burrito tuttavia, guai a dargli un taco! Semplificando all’estremo una regola che la stessa cucina tradizionale messicana infrange con mille varianti, di base la tortilla è la sfoglia che va poi farcita e richiusa: se si chiude in 2, a conchiglia, si ha il taco, se si arrotola ecco pronto il burrito.

Da dove viene il taco?

Sebbene il taco arrivi dal Messico, è diventato ormai un piatto davvero internazionale, tanto che non c’è paese in cui non si consumi. Tuttavia chi dice taco dice cucina Tex-Mex, e infatti nella sua storia si può racchiudere anche quella del Messico stesso. Non a caso tra gli ingredienti si annovera il mais, un alimento tenuto in grandissima considerazione preso gli antichi popoli locali, come i Maya e gli Aztechi. Narra un’antica leggenda che gli dei avessero addirittura creato l’uomo partendo dai chicchi del mais. In origine quindi il taco era una tortilla semplice fatta con farina di mais cotta sul fuoco. Sono state le successive conquiste da parte degli europei ad aver arricchito la lista degli ingredienti con salse, carne, verdure e formaggi.

Tacos e tortilla: che differenza c’è?

Approfondiamo ancora una volta questo argomento, onde evitare confusione. La tortilla si potrebbe definire la base, perché a seconda di come la si cuoce, la si condisce e soprattutto la si ripiega, si ottiene una pietanza anziché un’altra. Ma si fa presto a dire Tortilla! Nel catalogo Fine Food Group c’è un’intera categoria dedicata a questa sorta di pane, dove trovarla declinata in forme e tipologie delle più varie. Visita la categoria Tortilla per saperne di più. Quindi, per creare un taco fatto a regola d’arte, si prende una tortilla, la si frigge utilizzando il magico attrezzo Taco Shell Mould, la si riempie con gli ingredienti giusti, la si ripiega in due ed ecco il taco. Un altro geniale modo per fare i tacos è usare le Taco shells già pronte e piegate. Senza derogare alla bontà, si risparmia un po’ di tempo e questo, talvolta, è davvero importante. 

Se poi vuoi farti le tortillas da te, nel catalogo Fine Food Group trovi anche la vera farina di mais nixtamalizzata per realizzarle e qui trovi la ricetta per fare le tortillas messicane.

E il burritos?

Continuando la disamina sulle differenze, va specificata anche quella tra tacos e burritos. Abbiamo detto che la base è la stessa, cioè la tortilla. Tuttavia gli integralisti del tacos non amano la sovrapposizione dei due stili. Il fatto di arrotolare, tecnica usate per creare il burrito, o di ripiegare, metodo per il taco, crea un’esperienza al palato completamente diversa, anche perché diversi sono gli ingredienti da usare. Volendo fare un paragone a noi più noto, è come se dicessimo che la pasta alla carbonara e quella all’amatriciana in fondo sono la stessa cosa perché in entrambe si usa la pasta!

Scopri tutto sui burritos leggendo il nostro approfondimento qui.

Una ricetta che forse non conoscevi: i tacos al pastor

Quanti tipi di tacos si possono preparare per arricchire il menu del proprio locale? Davvero tanti.

Ci sono ad esempio i tacos:

  • de asador (alla piastra con carne asada, cioè di manzo con il lime);
  • de barbacoa (con agnello al barbecue);
  • de camarones, cioè fatti con i gamberi;
  • de pescado, quindi con il pesce;
  • dorado, fritto;
  • sudado, cioè piccante;

e poi c’è il taco “al pastor. Si tratta in effetti uno dei tacos più famosi.

La sua storia si perde nella notte dei tempi, e racconta dell’influenza esercitata sul Messico dalla cultura (e dalla cucina) del medio oriente. La sua particolarità sta nella preparazione tipica: la carne di maiale, che deve essere tagliata a fettine sottili e poi lasciata a marinare con una salsa a base di spezie e peperoncini che però non assume il tipico sapore piccante. A questo punto, passato il tempo della marinatura, si infila la carne su uno spiedo chiamato ‘trompo‘, che ricorda quello che gira su cui si cuoce e si taglia il kebab. Ecco il taco al pastor: un taco pieno di kebab ma fatto non con l’agnello, bensì con il maiale. A completare la lista degli ingredienti concorrono alimenti come l’ananas e la cipolla, per un sapore agrodolce davvero fenomenale.

Infine, tra i tanti tacos disponibili, si possono trovare anche i tacos ‘soft‘. Non si tratta però di tacos dietetici, bensì di tortillas morbide poi ripiegate, che si preparano usando farina di frumento anziché quella di mais.

Come preparare un taco che conquista tutti: la ricetta con carne di manzo

Veniamo adesso alla preparazione base di un taco squisito, quello con la carne di manzo, perfettamente montato tra l’altro sui tuoi Taco Holders in acciaio alimentare. In questo modo si potrà preparare un piatto squisito da presentare alla perfezione senza colature e sprechi.

Ecco cosa occorre per 8 tacos:

Ingredienti:

  • farina di mais 400 gr;
  • carne di manzo tritata 400 gr;
  • pomodori tondi 2 grandi;
  • cipolla di Tropea 1 grande;
  • insalata lattuga qualche foglia tenera;
  • peperone rosso 1 grande;
  • olio EVO q.b.;
  • sale e pepe per condire;
  • paprika e tabasco.

Preparazione:

Come prima cosa va posta la farina in una ciotola capiente e dai bordi alti, a cu si devono aggiungere olio, sale e acqua tiepida a filo per impastare. Lavorando con le mani la farina si deve ottenere un impasto omogeneo, liscio e senza grumi, da dividere poi in tante piccole palline della stessa dimensione e peso. Ogni pallina sarà una tortilla, e andrà quindi stesa a disco. Messe a riposare le tortillas, si dovrà rosolare la cipolla tritata in un giro d’olio, e una volta che questa sarà imbiondita si potrà aggiungere il trito di manzo con i pomodori a dadini e i peperoni a listarelle. La cottura, una volta regolato di sale, dovrà proseguire a fuoco medio per circa 15-20 minuti. A cottura ultimata si potrà insaporire con le spezie a piacere, senza esagerare.

Per la cottura in padella dei tacos, si può procedere passando le tortillas in una padella antiaderente leggermente oliata, facendoli cuocere per qualche minuto da un lato e per qualche minuto dall’altro. Come usare i porta tacos? Semplice: ripiegando i tacos in due dopo averli farciti e disponendoli sui supporti. Anche per riscaldarli si possono mettere nei supporti e poi disporre in forno caldo. Un ultimo appunto: l’insalata non va cotta, ma va aggiunta a crudo alla fine.

E se un cliente è vegetariano? Niente paura: c’è la ricetta dei tacos con verdure

Come abbiamo detto, i tacos sono fatti rigorosamente con la carne, ma questo non vuol dire che chi è vegetariano non possa gustarli. Basta optare per un ripieno “veg“. Anzi, a ben vedere i tacos si prestano molto bene in tal senso, proprio perché la base è una tortilla di mais, ed il ripieno può essere personalizzato volta per volta. Un consiglio può essere quello di prepararli sia con la verdura cruda sia con quella cotta, anche per creare un’alternanza di sapori e consistenze. Naturalmente si deve prestare attenzione a rendere il taco comunque stuzzicante e gustoso, sia dal punto di vista nutrizionale che da quello estetico. Via libera quindi a verdure di diverso colore, come ad esempio carote o peperoni fatti a listarelle e stesi su una foglia di lattuga tenera.

I mini tacos per i clienti più piccoli

In un locale, ma anche in una pizzeria o in un pub, può capitare con frequenza che si prenoti una serata a tema. Se l’età media dei partecipanti a questa festa è bassa, la scelta giusta può essere quella dei mini tacos. Per realizzare dei mini tacos è sufficiente preparare una pallina più piccola con l’impasto e poi stenderla, in modo che ripiegato il taco misuri circa la metà di una tortilla standard.

In alternativa ecco un’idea davvero unica: i cestini di tortillas da riempire a fantasia. Come realizzarli? Semplice, basta utilizzare i nostri Salad Shell, in formato classico o mini, per trasformare la tortilla in un delizioso cestino edibile. Per lo sfizio di grandi e piccini!

Una salsa per ogni gusto

Per finire, l’attenzione imprescindibile va alla salsa da mettere nei tacos. La guacamole e la salsa piccante al chili sono quelle più usate, ma si possono anche usare la panna acida, o ancora una salsa a base di peperone. Anche per le salse, l’assortimento Fine Food Group è eccellente e esaustivo: ce n’è per tutti i gusti! Basta visitare nel catalogo le categorie Salse e Salsa da tavola!